L’esposizione al sole in determinate situazioni può determinare dei danni al nostro organismo. In particolare una esposizione protratta nel tempo, magari in orari in cui l’irraggiamento solare è massimo, può determinare una vera e propria ustione cutanea. Poichè tendiamo ad esporre tutto il nostro corpo al sole per abbronzarci, l’ustione è spesso estesa e coinvolge tutto il nostro corpo.
I segni più comuni dell’ustione solare sono l'arrossamento della pelle (o eritema), che compare dopo alcune ore dall'esposizione o addirittura la comparsa di flittene (bolle).
In tutti i casi la pelle è dolorante al minimo contatto e contestualmente possono comparire tutti i segni del colpo di sole, malessere generale, febbre, cefalea.
Come in ogni ustione la disidratazione è importante e deve essere contrastata con abbondante idratazione.
In caso di ustione quindi:
- Evitare una ulteriore esposizione al sole
- Applicare impacchi di acqua fresca o tiepida su tutto il corpo utilizzando successivamente creme emollienti ed idratanti.
- Analgesia con IBUPROFENE ogni 6 ore (la dose dipende dal peso, indicativamente 5 mg ogni Kg ogni 6 ore)
- Valutazione medica quando febbre superiore ai 38° C ( sopratutto nei bambini). oppure in comparsa di vomito, diarrea, brividi, tachicardia o tachipnea, o - ovviamente - in caso di perdita di coscienza.
Tantissimo può essere fatto con la prevenzione. Evitare l’esposizione nelle ore centrali della giornata, applicare dappertutto e sopratutto nelle zone più esposte (naso, fronte, collo, spalle, piedi) creme solari con fattori di protezione elevati, ripetendo l’applicazione sopratutto dopo bagni protratti. Attenzione ai bambini, proteggeteli sempre con creme ideonee più volte durante la giornata.
Dott. Francesco Luzzana
(Medico Chirurgo – Dipartimento Emergenza-Urgenza e Accettazione Ospedale ICCS Città Studi di Milano)